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Le competenze più rilevanti per i prossimi 5 anni

 

Secondo il Future of Jobs Report del World Economic Forum, pubblicato a maggio 2023, nei prossimi cinque anni le aziende investiranno sempre di più per formare i lavoratori nello sviluppo di competenze cognitive – pensiero analitico e pensiero creativo – utili alla risoluzione di problemi complessi sul posto di lavoro. Ci sono poi altre competenze che le aziende valuteranno come sempre più rilevanti nella formazione dei propri lavoratori o nella ricerca di nuovi talenti: l’expertise in intelligenza artificiale e big data in primis, seguite dalla capacità di leadership e di influenza sociale.

 

La classifica delle competenze

Dall’analisi dei dati del report emerge come la formazione professionale nel periodo 2023-2027 sarà incentrata sul pensiero analitico, che dovrebbe rappresentare in media il 10% delle iniziative di formazione. In seconda battuta, il pensiero creativo sarà oggetto dell’8% delle iniziative di miglioramento delle competenze della forza lavoro. La formazione dei lavoratori all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dei big data è al terzo posto tra le priorità aziendali in termini di sviluppo delle competenze nei prossimi cinque anni e sarà prioritaria per il 42% delle aziende intervistate. I datori di lavoro intendono inoltre concentrarsi sullo sviluppo delle competenze dei lavoratori in termini di capacità di leadership e influenza sociale (40% delle aziende); resilienza, flessibilità e agilità (32%); curiosità e apprendimento permanente (30%). Mentre gli intervistati ritengono che nessuna competenza sia in netto declino, secondo consistenti minoranze di aziende la lettura, la scrittura, la matematica, la cittadinanza globale, la capacità di elaborazione sensoriale, la destrezza manuale, la resistenza e la precisione diventeranno di importanza decrescente per i loro lavoratori in futuro.

 

In rapida crescita

Il report specifica che alcune competenze cresceranno di importanza in modo più rapido rispetto ad altre. Ad esempio, le aziende collocano l’intelligenza artificiale e i big data 12 posti più in alto nelle loro strategie di sviluppo delle competenze per i prossimi cinque anni rispetto alla situazione attuale e riferiscono che investiranno circa il 9% dei loro sforzi di riqualificazione della forza lavoro in questi ambiti – una percentuale maggiore rispetto agli investimenti previsti in pensiero creativo che pur le anticipa nella classifica delle priorità aziendali in termini di sviluppo delle competenze. Leadership e influenza sociale si collocano cinque posizioni più in alto rispetto alla loro importanza attuale e rappresentano le competenze comportamentali sulle quali le aziende intendono investire maggiormente. Altre capacità strategicamente enfatizzate dal business sono quelle in design ed esperienza utente, gestione ambientale, marketing e media e reti e sicurezza informatica. 

Si può fare di più

Il 44% dei datori di lavoro ritiene che le competenze attuali della loro forza lavoro dovranno essere rivoluzionate nei prossimi cinque anni e due terzi delle aziende si aspettano di raccogliere i frutti dell’investimento in formazione professionale entro un anno, sotto forma di maggiore mobilità trasversale nei ruoli, incrementi della soddisfazione o della produttività dei lavoratori. Le imprese infatti ritengono che le lacune di competenze nel mercato del lavoro siano il principale ostacolo verso la realizzazione della trasformazione del loro settore di appartenenza e sono convinte che investire nell’apprendimento e nella formazione sul posto di lavoro sia la strategia più promettente per la forza lavoro per raggiungere i propri obiettivi aziendali. Nonostante questa consapevolezza, le imprese devono fare ancora molto per sviluppare percorsi di sviluppo delle capacità professionali: sei lavoratori su dieci avranno bisogno di formazione prima del 2027, ma oggi solo la metà di loro ha accesso a opportunità di formazione adeguate.

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